Editorial


Gentile lettrice, gentile lettore,

nel Medioevo, durante gli interrogatori, gli aguzzini mettevano carboni ardenti sulle punte delle dita delle sventurate vittime o infilavano loro schegge incandescenti sotto le unghie. Da qui l’espressione «tenere sui carboni ardenti». Che poi sia sotto o sopra, poco conta. La cosa principale è che tutto si risolva in fretta! Anche se oggi non si praticano più metodi di tortura, le sfide della previdenza richiedono comunque una rapida soluzione. Di certo non abbiamo usato carboni ardenti per estorcere alle neoelette consigliere di fondazione le risposte alle nostre domande. Sono state anzi loro, di spontanea iniziativa, a delineare le proprie aspettative nei confronti del nuovo consiglio di fondazione e il valore aggiunto che intendono apportarvi. Un tale valore aggiunto viene anche dagli ulteriori progressi nella digitalizzazione, che hanno portato persino a un award.

Stefan Muri
Direttore

 

«La previdenza tiene tutti sui carboni ardenti»

Quali motivazioni inducono a impegnarsi nel consiglio di fondazione di Previs Previdenza? E in cosa consistono le attuali sfide nella previdenza professionale? Conversazione con le neoelette consigliere di fondazione Irene Haldimann e Karin Thomet e intervista al presidente del consiglio di fondazione Peter Flück.

Irene Haldimann, lei lavora come responsabile Finanze e personale presso il Bildungszentrum für Wirtschaft und Dienstleistung bwd a Berna e vanta una pluriennale esperienza negli affari comunali. Che cosa l’ha indotta a candidarsi come consigliera di fondazione di Previs?

I. Haldimann: Mi ha stimolata l’idea di cogliere un’altra sfida in aggiunta alla mia interessante attività presso il bwd. Come consigliera di fondazione di Previs, posso occuparmi in maniera approfondita della previdenza professionale e apportare nel contempo il punto di vista degli affari comunali, con cui ho familiarità sin dai tempi del mio tirocinio.

Karin Thomet, lei lavora come portfolio manager presso la Ausgleichskasse der Berner Arbeitgeber e vanta notevoli conoscenze pregresse in qualità di gerente di cassa pensione diplomata. Ha già ricoperto il ruolo di rappresentante dei lavoratori e lavoratrici anche nella cassa pensione del suo precedente datore di lavoro. Che cosa la induce ora a impegnarsi per il consiglio di fondazione di Previs?

K. Thomet: Presso il mio precedente datore di lavoro, una banca, sono stata per 15 anni consigliera di fondazione in seno alla relativa cassa pensione. Ho così potuto familiarizzare con le sfide del sistema previdenziale. Inoltre, nella mia precedente funzione professionale ho lavorato a stretto contatto con diverse istituzioni LPP. Nel mio posto attuale, però, non posso più mettere in pratica le mie conoscenze LPP in modo così diretto nel lavoro di tutti i giorni. Per questo ho trovato interessante la possibilità di impegnarmi nel consiglio di fondazione di Previs.

Il consiglio di fondazione, in quanto organo supremo, ha la responsabilità fiduciaria di oltre 40’000 persone assicurate e pensionate e oltre 6 miliardi di franchi di capitale. Riesce lo stesso a dormire sonni tranquilli?

I. Haldimann: Se c’è qualcosa che al momento mi ruba il sonno, sono i miei figli (sorride). Parlando sul serio: ovviamente penso alla responsabilità e sono pronta a farmene carico anch’io in seno al consiglio di fondazione.

K. Thomet: Anch’io sono molto consapevole della responsabilità. Però non ho paura, piuttosto un sano timore. Inoltre, già nel mio precedente impegno in una cassa pensione dovevo poter guardare i colleghi e le colleghe di lavoro dritti negli occhi.

Che cosa la entusiasma maggiormente della sua nuova carica?

I. Haldimann: I nuovi contatti, le esperienze e la possibilità di acquisire una conoscenza approfondita della LPP. Nutro un certo timore nei confronti del tema degli investimenti che finora non è stato un settore centrale della mia attività. Ritengo però che sia una grande opportunità potermi cimentare su questo fronte.

K. Thomet: Anch’io mi rallegro in vista della collaborazione in seno al consiglio di fondazione e della possibilità di imparare cose nuove. In passato mi sono impegnata in una cassa pensione autonoma, mentre presso Previs si tratta di una fondazione collettiva, quindi naturalmente di una cosa diversa. Trovo che sia fantastico poter contribuire a plasmare i diversi canali, soluzioni e strutture di Previs.

Lei stessa è assicurata presso Previs per la previdenza professionale. Cosa pensa della sua cassa pensione?

K. Thomet: Non sono assicurata da tanto presso Previs, ma finora l’impressione è molto positiva. Il mio ingresso come assicurata è avvenuto senza problemi, ad esempio ho ricevuto risposte rapide, competenti e cordiali alle mie domande di chiarimento. Una cosa che mi piace è l’app per assicurati, trovo che sia sensazionale! Incoraggia a confrontarsi in modo semplice con il tema della previdenza.

I. Haldimann: Sono assicurata presso Previs ormai da abbastanza tempo. Una cosa che apprezzo in modo particolare è l’informazione sempre aperta e trasparente.

A quali temi desidera contribuire in modo particolare?

K. Thomet: Dato che provengo dal settore degli investimenti per il quale nutro una grande passione, è evidente che presso Previs intendo impegnarmi per questo tema. A mio parere è importante soprattutto riuscire a sensibilizzare precocemente le persone giovani verso il tema della previdenza. La nostra società si trasforma, i modelli lavorativi, di ruolo e di assistenza diventano sempre più articolati e ciò ha ripercussioni sulla situazione previdenziale nella vecchiaia. Lo ribadisco: quanto prima ci si confronta con il tema della previdenza, tanto meglio.

In che modo si possono sensibilizzare le persone più giovani verso la previdenza per la vecchiaia?

K. Thomet: L’app per assicurati di Previs, ad esempio, è un ottimo strumento a tal fine. Per quanto riguarda l’informazione sulla previdenza professionale, ritengo però che anche i datori e le datrici di lavoro abbiano un obbligo in tal senso.

I. Haldimann: Il mio figlioccio, che sta assolvendo un tirocinio artigianale, ha raccontato di recente di aver affrontato il tema della cassa pensione nella scuola professionale. Questo è già un progresso rispetto a prima, quando in genere ci si occupava dell’argomento solo nell’ambito di una formazione commerciale. Trovo che i seminari 55+ di Previs per la preparazione al pensionamento siano un’ottima idea. Ma forse si dovrebbe cominciare anche prima e realizzare seminari per giovani a partire dai 25 anni con le informazioni importanti sulla previdenza.

A quali temi desidera contribuire in modo particolare presso Previs, signora Haldimann?

I. Haldimann: Per me è fondamentale che anche le persone che guadagnano di meno possano essere sensibilizzate verso l’importanza della previdenza per la vecchiaia. A tale riguardo ritengo che i datori e le datrici di lavoro abbiano il dovere di fare in modo che sia offerta una buona soluzione previdenziale anche alle collaboratrici e ai collaboratori con salari più bassi. Può accadere che un datore o una datrice di lavoro assicuri il proprio personale solo nel piano minimo previsto per legge, al fine di contenere i costi. Per il futuro sarebbe però importante versare quanto prima contributi di risparmio elevati.

Qual è, secondo lei, la sfida principale nella previdenza professionale?

K. Thomet: Per me, la sfida principale è riuscire a trovare a livello politico soluzioni sensate a lungo termine per il nostro sistema previdenziale. L’aspettativa di vita aumenta e i fondi previdenziali devono durare più a lungo. Inoltre non si può più fare affidamento sui rendimenti dei mercati dei capitali. Ciò significa che è giunto il tempo per tutti di risparmiare di più o di ridurre le pretese. La mia impressione è che nella discussione sulla previdenza prevalga spesso la politica dei partiti. E che al momento di votare le persone guardino magari più al proprio portafoglio che non al quadro generale. Per certi versi, questa logica di pensare solo al proprio orticello è insita nel sistema stesso. Ma spesso si dimenticano le conseguenze che le decisioni politiche possono avere per le generazioni future.

Come fa a conciliare l’attività professionale con quella di consigliera di fondazione?

K. Thomet: Lavoro con un grado di occupazione dell’80% e quindi ho un certo margine di tempo che dedico volentieri alla carica di consigliera di fondazione. Dato che possiedo già conoscenze ed esperienze in ambito LPP, per me il dispendio di tempo è magari inferiore rispetto a chi si confronta per la prima volta con la tematica. Voglio comunque prendermi tutto il tempo che serve, perché anch’io avrò cose nuove da imparare.

I. Haldimann: Lavoro al 65% perché ho figli in età scolare. La famiglia impegna non poco. Mio marito mi aiuta il più possibile, in modo che io possa trovare il tempo necessario per la carica di consigliera di fondazione. Anche i nonni danno una mano nella cura dei bambini. Altrimenti non ce la farei. Ma la cosa più importante è la motivazione, e quella non mi manca!

Le due neoelette consigliere di fondazione Karin Thomet (a sinistra) e Irene Haldimann discutono vivacemente sul loro impegno per Previs.

«Conta sempre il buon senso»

Intervista a Peter Flück, presidente del consiglio di fondazione di Previs Previdenza

Le casse pensione si trovano dinanzi a grandi sfide: l’invecchiamento della società, gli sviluppi difficili da stimare nei mercati dei capitali o gli sforzi verso la sostenibilità degli investimenti patrimoniali ne sono solo alcuni esempi. Previs come affronta queste sfide?

Le casse pensione devono confrontarsi con sfide su diversi fronti. Previs si occupa in maniera continuativa dell’evoluzione demografica. Se è vero che non possiamo influire sull’invecchiamento, è altrettanto vero che la nostra fondazione vi si può orientare in modo previdente, fissando correttamente i parametri tecnici. Per tale ragione, ad esempio, abbiamo comunicato per tempo la nostra intenzione di ridurre l’aliquota di conversione dall’attuale 5.5% al 5.4% a partire dal 2025 fino al 5.0% entro il 2029. Alla luce dell’attuale situazione incerta degli investimenti, influenzata tra l’altro dalla guerra in Europa e dall’inflazione elevata, puntiamo sulla continuità e ci rallegriamo della quota rilevante di immobili propri con rendimenti costanti. Siamo orgogliosi dei progressi compiuti nel settore degli investimenti patrimoniali sostenibili. Anche l’Alleanza climatica Svizzera ha recentemente riconosciuto i nostri sforzi (con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050) nella sua valutazione.

Le riforme nella previdenza per la vecchiaia continuano a essere fortemente dibattute a livello nazionale. Oltre alla riforma della LPP, ci sono anche iniziative politiche che riguardano l’AVS. Previs come giudica la situazione?

I sondaggi e le discussioni controverse sul tema della previdenza per la vecchiaia mostrano che la sicurezza della previdenza tiene tutti sui carboni ardenti. Previs si concentra sulla riforma della LPP (si rimanda al riguardo all’articolo a pagina 5). Questa comprende elementi importanti, come ad esempio la riduzione ampiamente dibattuta dell’aliquota di conversione dal 6.8% al 6.0% sulla parte obbligatoria della LPP. A essere controversi sono i supplementi pensionistici a vita per 15 classi della generazione di transizione. Ora che il referendum ha raggiunto il numero di firme richiesto, vedremo cosa voterà il popolo svizzero in merito a questo progetto impegnativo, presumibilmente nella primavera del 2024.

A preoccupare Previs, come altre casse pensione, ci sono anche altri temi centrali: le pretese elevate della clientela nei confronti della qualità dei servizi, la complessità della previdenza professionale per le persone assicurate, la mancanza di personale specializzato, i rischi informatici o i crescenti requisiti imposti dall’autorità di regolamentazione, per citarne solo alcuni. In questo contesto, quali sono le sue aspettative nei confronti delle neoelette consigliere di fondazione?

La varietà dei temi mostra di quali compiti si occupa il consiglio di fondazione al completo in collaborazione con la direzione. Ovviamente, non tutti i consiglieri e le consigliere di fondazione devono padroneggiare tutte le discipline. Per me, nelle discussioni e nelle decisioni conta sempre anche il buonsenso. Le due neoelette consigliere di fondazione vantano straordinari curricula personali con un’ampia esperienza professionale. La mia aspettativa come presidente è che il consiglio di fondazione si confronti in modo impegnato e previdente con le sfide di Previs, al fine di trovare le soluzioni migliori per le nostre persone assicurate. Sono convinto che le due neoelette consigliere di fondazione integrino al meglio l’organo ora nuovamente al completo e mi rallegro in vista della collaborazione e di discussioni impegnate e orientate alle soluzioni.

Il consiglio di fondazione dopo la seduta di giugno 2023. In piedi, da sinistra: Reto Lindegger (vicepresidente), Matthias Bütikofer, Karin Thomet, Irene Minder Ruch, Susanne Graf. Seduti: Iren Haldimann, Tanja Brunner, Peter Flück (presidente), Martin Gafner, Urs Obrecht, Alfred Amrein. Nella foto manca Jürg Thöni.

La clientela al centro – digitale e analogico

Gli strumenti digitali aiutano a ottimizzare i processi e creano un valore aggiunto per tutte le parti coinvolte. Al tempo stesso, il contatto personale e la consulenza rimangono fondamentali; le relazioni con la clientela sono al centro del nostro lavoro.

Con la sua strategia di digitalizzazione, Previs intende promuovere le semplificazioni nella collaborazione con le persone assicurate, le datrici e i datori di lavoro affiliati, le locatarie e i locatari ecc., conseguire incrementi dell’efficienza e, non da ultimo, realizzare così risparmi sui costi d’esercizio. In tale contesto è importante non perdere di vista le richieste e le aspettative della clientela.

Ricerca digitale della nuova abitazione con il Navigator per insediamenti

Uno degli strumenti più recenti di Previs è il Navigator per insediamenti residenziali. Questo visualizza il quartiere e le singole abitazioni in formato tridimensionale. Si possono vedere i punti importanti nell’insediamento, come parchi giochi, aree di smaltimento dei rifiuti o posteggi per bici e grazie al tour a 360 gradi si possono trovare scuole, negozi e fermate di autobus o treni nelle immediate vicinanze. Le persone interessate si fanno così una prima idea generale dell’oggetto in locazione già prima dell’appuntamento per la visita, il che assicura risultati decisamente migliori nella locazione delle abitazioni. Anche la candidatura per un’abitazione avviene attraverso il canale digitale: le persone interessate accedono tramite un link al modulo di candidatura online. Tutte le informazioni sono trasmesse direttamente al sistema gestionale.

Anche chi ha già un contratto di locazione mantiene un filo diretto con Previs. Le ordinazioni di targhette con il nome, chiavi o tessere per la lavanderia sono evase rapidamente attraverso il portale. Anche per denunciare i danni bastano pochi clic. I gestori e le gestrici dispongono subito di tutte le informazioni e possono disporre immediatamente la riparazione necessaria.

La digitalizzazione porta un vero valore aggiunto nella previdenza professionale

Con l’app per assicurati e con il portale per aziende per le datrici e i datori di lavoro affiliati, Previs ha gettato da tempo importanti basi digitali. Le datrici e i datori di lavoro gestiscono la loro previdenza professionale attraverso il portale per aziende: entrate, modifiche del salario e mutazioni del grado di occupazione, uscite e incapacità lavorative sono rilevate e aggiornate in modo rapido e non complicato. Un vero guadagno (di tempo) nella quotidianità lavorativa di tutte le parti coinvolte. Lo conferma Michel Zahnd, responsabile Personale/Formazione della fondazione WiA – Wohnen im Alter, Thun: «Da quando utilizziamo il portale per aziende di Previs, l’amministrazione è decisamente più semplice. In caso di dubbi possiamo sempre rivolgerci personalmente al nostro o alla nostra consulente alla clientela. Lo apprezziamo molto.»

Tramite l’app intuitiva, le persone assicurate possono accedere ai loro dati personali e scaricare il certificato d’assicurazione attuale. La simulazione del finanziamento dell’abitazione propria con fondi della cassa pensione e la simulazione dei riscatti e dei relativi effetti sulle prestazioni di vecchiaia e sui risparmi fiscali sono ampiamente utilizzate. Per scoprire cos’altro offre l’app, guardate il video

Digitale o analogico – le collaboratrici e i collaboratori di Previs sono qui per voi

Alcuni accolgono con favore gli strumenti elettronici, mentre altri preferiscono il contatto personale. Ovviamente le collaboratrici e i collaboratori di Previs continuano a essere a disposizione della clientela per telefono, o anche personalmente dietro appuntamento. Avete una richiesta o proposte di miglioramento in relazione ai servizi di Previs? Allora annunciatevi alla vostra persona di contatto. Grazie!

Previs Immobili vince lo SVIT Award 2023

SVIT, l’Associazione svizzera dell’economia immobiliare, premia le innovazioni nel settore immobiliare con lo SVIT Award. Erano richieste nuove soluzioni per le sfide nella gestione degli immobili. I membri di SVIT hanno potuto votare online il loro progetto preferito. Con il suo progetto «Navigator per insediamenti residenziali», Previs Immobili è riuscita ad aggiudicarsi il primo posto sul podio dei vincitori! Siamo orgogliosi e felici di questo successo.

Rahel Habegger, gestrice immobiliare, e Markus Mürner, responsabile Asset Management immobili, sono lieti di ricevere il premio SVIT Award 2023 durante la cerimonia di premiazione.

Tutto nuovo nella previdenza per la vecchiaia?

Nel 1º e nel 2º pilastro sono in arrivo alcuni cambiamenti: lo scorso autunno l’elettorato ha approvato la riforma dell’AVS 21. Il prossimo anno si terrà la votazione popolare sulla riforma della LPP. Quale opportunità migliore per una breve valutazione retrospettiva e prospettica.

Il sistema previdenziale svizzero necessita di una riforma, non da ultimo per via della crescente aspettativa di vita che fa sì che le rendite di vecchiaia debbano essere pagate per un periodo più lungo. Ad aggravare ulteriormente la situazione c’è il fatto che nei prossimi anni i nati durante il periodo dell’esplosione demografica raggiungeranno l’età pensionabile.
 

Nell’autunno del 2022, i cittadini e le cittadine svizzeri hanno approvato la riforma dell’AVS 21, che entrerà in vigore il 1º gennaio 2024. Quali sono le novità più importanti?

  • La modifica più rilevante consiste nel fatto che l’età di pensionamento di 65 anni si applicherà anche alle donne a partire dal 2028 e sarà innalzata gradualmente a partire dal 1º gennaio 2025 con un incremento di tre mesi all’anno.
  • Misure compensative ammortizzeranno l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne: le donne della generazione di transizione (nate tra il 1961 e il 1969) riceveranno a titolo di compensazione un supplemento sulla rendita mensile per tutta la vita, oltre a beneficiare dell’applicazione di aliquote di riduzione più favorevoli in caso di riscossione anticipata della rendita.

Quali modifiche riguardano sia le donne che gli uomini?

  • L’espressione «età di pensionamento ordinaria» è sostituita con «età di riferimento».
  • L’AVS 21 comporta una flessibilizzazione: la rendita AVS può ora essere percepita tra i 63 e i 70 anni. Inoltre, è ora possibile il pensionamento parziale anche nell’AVS. Ciò consente di armonizzare la pianificazione del pensionamento nel 1º e nel 2º pilastro.
  • La riforma dell’AVS 21 viene finanziata (oltre che dall’aumento dell’età di riferimento per le donne) da un incremento dell’imposta sul valore aggiunto che passa dal 7.7% all’8.1% a partire dal 1º gennaio 2024.

In che modo la riforma dell’AVS 21 influisce sulla previdenza professionale (LPP)?

  • L’età di riferimento per le donne viene gradualmente aumentata a 65 anni anche nel 2º pilastro. Presso Previs, l’età di pensionamento di 65 anni si applica alle donne già da diversi anni.
  • Da Previs, anche il pensionamento anticipato a partire dall’età di 58 anni o il differimento del pensionamento fino all’età di 70 anni sono possibili già da tempo.

In primavera il Parlamento federale ha approvato la riforma della previdenza professionale. Qual è lo stato attuale?

Il partito socialdemocratico e i sindacati hanno lanciato un referendum contro la riforma della LPP, che ha raggiunto il numero di firme richiesto. Presumibilmente nella primavera del 2024 si terrà la votazione popolare sulla riforma della previdenza professionale.
 

Quali sono gli elementi più importanti della riforma della LPP approvata dal Parlamento?

  • La riforma prevede una riduzione dell’aliquota di conversione minima dal 6.8% al 6.0%. L’aliquota di conversione minima determina il modo in cui gli averi di vecchiaia della previdenza professionale obbligatoria vengono convertiti in rendita.
  • Misure compensative serviranno ad ammortizzare l’aliquota di conversione minima più bassa: sono previsti supplementi pensionistici a vita per le prime 15 classi di transizione in seguito all’entrata in vigore della riforma. I pagamenti supplementari dipendono dall’ammontare degli averi di vecchiaia al momento del pensionamento. Chi al momento del pensionamento dispone di averi di vecchiaia pari o inferiori a 215’100 franchi deve avere diritto a un supplemento pensionistico completo. Per gli averi di vecchiaia compresi tra 215’100 e 430’200 franchi è previsto un supplemento degressivo. Chi dispone di averi di vecchiaia più elevati non riceve alcuna compensazione.
  • Soglia d’ingresso più bassa: la soglia per l’assicurazione obbligatoria presso una cassa pensione dev’essere ridotta da 22’050 franchi (stato 2023) a 19’845 franchi. Secondo la Confederazione, ciò si traduce in circa 70’000 nuove persone assicurate.
  • Nuovo modello per la trattenuta di coordinamento utilizzata per il calcolo del salario assicurato: finora la trattenuta di coordinamento ammontava a un importo fisso (25’725 franchi, stato 2023). Secondo la riforma, l’80% del salario (fino a un importo di 88’200 franchi, stato 2023) è sempre assicurato. L’obiettivo è quello di migliorare la previdenza professionale, soprattutto per chi percepisce un reddito più basso e per le persone occupate a tempo parziale.
  • Semplificazione degli accrediti di vecchiaia, ossia dell’importo che viene accreditato annualmente alla persona assicurata in relazione ai suoi averi di vecchiaia (gli accrediti di vecchiaia comprendono i contributi di risparmio dei datori e datrici di lavoro e dei lavoratori e lavoratrici, nonché la remunerazione riconosciuta sugli averi di vecchiaia). Secondo la riforma della LPP, per gli accrediti di vecchiaia esistono ora due, anziché quattro livelli. Principio previgente: età 25–34 7%; 35–44: 10%; 45–54: 15%; 55–65: 18%. Principio attuale: età 25–44 9%; 45–65: 14%. In particolare devono essere ridotti anche gli accrediti di vecchiaia per la generazione più anziana per aumentare la loro attrattiva sul mercato del lavoro.

Quali aspetti della riforma della LPP sono controversi?

  • A essere particolarmente controversi sono i supplementi pensionistici a vita per le 15 classi della generazione di transizione.
  • Le persone contrarie a tale aspetto lamentano che i supplementi pensionistici non abbiano centrato l’obiettivo: circa la metà dei nuovi pensionati e pensionate beneficia del suddetto supplemento, mentre solo circa il 14% ne avrebbe effettivamente bisogno in virtù dell’aliquota di conversione più bassa. Circa l’86% delle persone assicurate ha infatti goduto di prestazioni più elevate di quelle previste dalla legge perché assicurate nel settore sovraobbligatorio.
  • Le persone favorevoli considerano i supplementi pensionistici come un compromesso tra l’assenza di qualsiasi forma di compensazione e un indennizzo per tutti. Soprattutto le persone con averi di vecchiaia ridotti, che per anni avrebbero dovuto contribuire a finanziare la ridistribuzione dai più giovani ai più anziani a causa dell’aliquota di conversione eccessivamente elevata, dovrebbero ricevere un supplemento.

Quali sono le fasi successive?

Oltre alla riforma della LPP, sulla quale l’elettorato voterà nel 2024, altri due progetti concernenti la previdenza per la vecchiaia sono attualmente oggetto di discussione politica: l’iniziativa sulle pensioni dei Giovani Liberali Radicali richiede di collegare l’età di pensionamento all’aspettativa di vita. Allo stesso tempo, un’iniziativa popolare dell’Unione sindacale svizzera chiede il pagamento di una tredicesima mensilità AVS. Le relative votazioni popolari sono anch’esse previste per il 2024.

 

Adattamenti nel regolamento di previdenza di Previs Previdenza dal 1º gennaio 2024

La riforma dell’AVS 21 incide anche sulla previdenza professionale per alcuni aspetti (cfr. articolo). Previs ha quindi aggiornato il proprio regolamento di previdenza, ad esempio sostituendo l’espressione «età di pensionamento ordinaria» con «età di riferimento» e adeguando diversi articoli del regolamento alle nuove disposizioni di legge. Il regolamento di previdenza rielaborato entrerà in vigore il 1º gennaio 2024. A metà del 2023 le datrici e i datori di lavoro hanno ricevuto per e-mail informazioni attuali sul regolamento di previdenza, mentre le persone assicurate sono state informate per lettera o tramite l’app per assicurati. Il regolamento di previdenza adeguato e una panoramica delle modifiche sono disponibili sul nostro sito web: www.previs.ch/regolamenti