Previdenza, Clienti & comunicazione

   

Sensibilizzare le nostre persone assicurate nei confronti della previdenza professionale – in particolare le donne

La situazione previdenziale delle donne era al centro dell’attenzione già prima del referendum dello scorso anno sulla riforma AVS, e lo rimane tuttora. Tanto più alla luce delle difficili trattative in corso a livello politico per la prossima riforma, quella della previdenza professionale. In Svizzera, le rendite di vecchiaia delle donne sono di circa un terzo più basse di quelle degli uomini. Questo «gender pension gap», in italiano divario pensionistico di genere, è riconducibile a diverse cause.Una durata più breve dell’attività lucrativa o un grado di occupazione ridotto o un livello salariale più basso possono dare luogo a lacune previdenziali indesiderate e quindi a rendite di vecchiaia inferiori.

Donne, prendete in mano le vostre finanze nella cassa pensione!

Dal punto di vista di Previs, la cui percentuale di donne assicurate è pari al 70%, è necessario intervenire. Per noi è importante sensibilizzare le persone interessate, e con ciò intendiamo anche gli uomini, al tema della previdenza. È fondamentale che tutte le persone che svolgono attività lucrativa se ne occupino per tempo, secondo il motto: informare, informare, informare. Sul nostro sito web www.previs.ch/it/frauen si trovano suggerimenti importanti, esempi di calcolo, domande e risposte, nonché brevi video interessanti. Chi prende in mano la questione per tempo è sottoposto a meno pressioni e può affrontare questo tema importante con spirito positivo.

La rendita delle casse pensioni rimane invariata

Tramite decisione del Consiglio federale, le rendite AVS vengono adeguate ogni due anni all’aumento del costo della vita (sulla base dell’indice misto previsto per legge). E per quale motivo la rendita delle casse pensioni di Previs non viene adeguata al rincaro? Sul nostro sito web abbiamo pubblicato la decisione del consiglio di fondazione di Previs: Adeguamento al rincaro Rendite di vecchiaia 2023

Dopo una lunga fase caratterizzata da un rincaro basso o addirittura negativo, nel 2022 la Svizzera ha registrato un tasso d’inflazione attorno al 3%. Questa situazione è stata naturalmente discussa in seno al consiglio di fondazione: il modello di partecipazione che consente una remunerazione supplementare per le persone assicurate che svolgono attività lucrativa disciplina anche il pagamento di una prestazione una tantum supplementare per le persone beneficiarie di rendita. Un eventuale aumento della prestazione dipende dal grado di copertura (disponibilità delle riserve) e dal rendimento degli investimenti conseguito. È risaputo che il cattivo anno d’investimento ha avuto notevoli ripercussioni sulle riserve delle casse pensioni. I gradi di copertura delle casse di previdenza Comunitas e Service Public, nonché della cassa di previdenza Beneficiari di rendita in cui sono gestite le persone beneficiarie di rendita, non si trovano pertanto a un livello tale da giustificare pagamenti di rendita supplementari. Per tale motivo, il consiglio di fondazione ha deciso di non adeguare le rendite in corso al rincaro. 

Se nei prossimi anni le riserve delle casse pensioni raggiungeranno o addirittura supereranno il loro valore target, le persone attive e le persone beneficiarie di rendita potranno godere del reddito eccedente.

Ma soffermiamoci ancora brevemente sulle persone beneficiarie di rendita e sui futuri pagamenti di rendita.

Cifra indice: tasso d’interesse tecnico = ipotesi di calcolo sul possibile ammontare della remunerazione vitalizia sul capitale accantonato per i pagamenti di rendita

Per il pagamento delle rendite mensili, le casse pensioni attingono al patrimonio capitalizzato della persona assicurata. La quota non ancora corrisposta del patrimonio continua a essere investita sui mercati finanziari. La remunerazione di tale patrimonio residuo è definita tasso d’interesse tecnico. Il tasso d’interesse tecnico non deve tuttavia essere troppo elevato. Infatti, se il rendimento atteso dal patrimonio investito è inferiore al tasso d’interesse tecnico, le casse pensioni devono attingere al patrimonio delle persone assicurate attive per il pagamento delle rendite.

Ridurre la ridistribuzione tra persone assicurate e pensionate

Il tasso d’interesse tecnico è quindi anche un indicatore della solidità di una cassa pensioni: quanto più è basso, tanto più è sicuro che le rendite potranno essere finanziate dal capitale rendita. Negli ultimi anni, per limitare il più possibile la ridistribuzione, Previs ha ridotto il tasso d’interesse tecnico a più riprese. Attualmente il capitale rendita è remunerato con l’1.75%, che corrisponde a un valore adeguato. 

In conclusione: per stabilire il tasso d’interesse tecnico sono determinanti i rendimenti attesi dal patrimonio investito (strategia d’investimento), la raccomandazione dell’esperto in casse pensioni (in considerazione del limite massimo secondo la direttiva DTA 4) e la durata prevista di percezione della rendita (aliquota di conversione).

Tutta la clientela di Previs utilizza il portale online per aziende

Dal 1° gennaio 2023 tutti i datori e datrici di lavoro affiliati gestiscono la loro amministrazione della previdenza attraverso il portale per aziende. Dal portale non solo si possono registrare mutazioni e generare prospetti riepilogativi dei contributi, ma si può anche accedere a piani di previdenza, al conto debitori e alle informazioni sugli investimenti patrimoniali.

Digitalizzazione – gradualmente più flessibilità per datori e datrici di lavoro

Da quest’anno anche il calcolo mensile dei contributi non viene più spedito per posta, bensì salvato nel portale per aziende. È stato così raggiunto un traguardo importante nella collaborazione digitale con i datori e datrici di lavoro. Un sentito ringraziamento va alla nostra clientela per questo contributo all’incremento dell’efficienza e della sostenibilità. 

Spese amministrative e contributi di rischio ridotti dal 1.1.2023

All’inizio del 2022 abbiamo comunicato alla nostra clientela non una, ma addirittura due notizie positive. In primo luogo, la riduzione delle spese amministrative da CHF 240 a persona e all’anno a CHF 228 o CHF 204 o CHF 180 a seconda delle dimensioni del datore o datrice di lavoro. Tale riduzione è stata resa possibile, tra l’altro, dal crescente utilizzo dell’app per le persone assicurate e dall’impiego ormai capillare del portale per aziende. Fa eccezione la cassa di previdenza Comunitas, che continua a sostenere autonomamente le spese amministrative, con inevitabili conseguenze sul grado di copertura. In secondo luogo, i contributi di rischio in caso di decesso e invalidità sono stati ridotti per la maggior parte della nostra clientela. Circa il 60% dei datori e datrici di lavoro affiliati ha approfittato di tale possibilità e trasferito la cifra così risparmiata al piano di risparmio. Con l’effetto positivo che le spese complessive per la previdenza professionale rimangono sostanzialmente invariate, ma in compenso la prestazione di vecchiaia delle persone assicurate aumenta. La realizzazione di questa campagna, dalla consulenza all’amministrazione fino alla riproduzione dei piani di previdenza nei nostri sistemi, è stata molto impegnativa per il personale, ma alla luce dei riscontri positivo ha rappresentato anche una grande soddisfazione. 

 

Nathalie Sesiani
Responsabile Previdenza
Membro della direzione

 

Stefan Ernst
Responsabile Clienti & comunicazione
S.to direttore
Membro della direzione